
Comunque usciamo dalla baita che è ancora semi buio.
Ci aspettano circa 2000 metri di dislivello per arrivare in vetta ed altrettanti per tornare da dove siamo partiti...Stica!
All'inizio siamo io e Jack ma abbiamo appuntamento con altri 4 amici in un punto preciso alle 6:30. Infatti, quasi puntuali ci troviamo al punto prestabilito.
Iniziamo la salita che si fa subito ripida. Dopo una mezz'oretta mio fratello è costretto ad abbandonare per riaccompagnare nostro cugino a valle a causa di uno "strano" problema alle ginocchia. Rimaniamo in quattro.

Partiamo con passo deciso e in breve ci troviamo già a quote interessanti accarezzati da un dolce sole mattutino. La temperatura è intorno allo zero ma non avvertiamo freddo nonostante indossiamo solo una canottiera in microfibra.
Il panorama si fa sempre più emozionante. Siamo sopra la foschia che invade il mondo sottostante ed in qualche modo ci sentiamo parte di un elite...in fondo sentiamo e vediamo quasi tutto dall'alto!



Arriviamo a valle a metà pomeriggio e ci fiondiamo, soddisfatti e carichi di vita, in una festa campestre organizzata dai pastori che hanno "scaricato l'alpe" ovvero che hanno portato le vacche in basso per la stagione invernale.
Termina così un giorno semplicemente unico.
Grazie amici miei.
Grazie Cervandone.
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