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domenica 5 luglio 2015

STONE MEMORIES

Precipita. Penetra la superficie cristallina plasmandola e facendola lievitare verso un cielo terso pronto ad accogliere miliardi di stelle. Un suono onomatopeico e zampilli ovunque con una precisione confusionale che lascia a bocca aperta. Poi tutto si ricompone ed ogni molecola torna al suo posto. Non rimane altro che un’emozione, un ricordo indelebile di un evento comune: un sasso lanciato in un lago al tramonto. A lanciare il sasso una bimba di 3 anni e mezzo. Ad osservare il suo sorriso compiaciuto il suo papà. Una serie stupenda di prime volte e una su tutte: la prima notte in tenda in quota. Un weekend con poche comodità. Nessun segnale telefonico o internet. Isolati in riva ad uno specchio d’acqua che cent’anni fa cancellò uno dei preziosi avamposti Walser dell’Ossola. Io e lei. La mia responsabilità e il suo sentirsi tranquilla e protetta. Ho improvvisato questo viaggio dentro di noi poco dopo aver appreso che un amico ha lasciato il suo corpo distrutto dalla malattia per proseguire libero da costrizioni fisiche. Lassù tutto si riavvicina ed il superfluo scompare. Anche in tenera età qualcosa agisce in modo del tutto inconscio ed ogni frivolezza del quotidiano semplicemente non esiste ne come esigenza ne come ricordo. Pezzi di legno diventano canne da pesca, barche, piccoli gnomi e mille altre cose. La nostra piccola tenda un castello principesco. I sacchi a pelo immense ed accoglienti dimore dei bei sogni. Un po’ d’acqua e qualche sasso la cena per gli amici notturni del bosco. Uno sguardo tra due occhi azzurri le porte del più fantastico dei paradisi. Non servono i soldi. Non serve una tv o un tablet. Serve solo una cosa per imprimere un ricordo indelebile nella persona più importante della tua vita: serve Amore. Serve il tuo tempo, la tua fantasia, la tua attenzione la tua creatività e il tuo essere complice. Ho fatto un viaggio portandola sulle spalle mentre ero accompagnato dentro di lei. Quel silenzio e quei sorrisi ora sono parte di un infinito indelebile. Quel sasso sul fondo del lago ora è parte di una storia tanto comune quanto unica, perchè spetta a noi saper cogliere la grandiosità delle piccole cose. Fatto questo pulseremo sempre all’unisono con l’universo.