giovedì 15 luglio 2010

COMBI 10110710



Eccheuichend!!!

Espressione pseudo celtica ma ovviamente fantastica che per l’appunto ha in essa la sua massima forza espressiva.

Altro, ennesimo viaggio in alto verso istanti colmi di tutto in mezzo al nulla.

Partenza di buon’ora...alle 16!! Beh, lo scopo era quello di cenare e dormire in quota dunque...

5 pellegrini e un cane, il leggendario Speedy, nato dalle ceneri di Doghy e praticamente la sua reincarnazione. Un piccolo animale gentile e modesto, allegro e cosciente di ogni suo momento di dedicata libertà.

Partiamo dal Devero in controcorrente e subito inizia la salita. Un pendio piuttosto irrilevante se affrontato scarichi. Altra cosa se sulle spalle hai: griglia, carne, formaggi, litri di vino, dolci, carbonella, sacco a pelo, vestiti di ricambio...crocs.

Io e il buon fratello detto “lo scalzo” dalle mille sorprese partiamo con ritmo sostenuto affidando le donne allo “squirtatore” (che fidas!!).

Seconda rampa...qui le pendenze non scherzano e in alcuni tratti si va su roccia. Niente di difficoltoso anzi, ma la forza di gravità in alcuni punti rompe un po’ le palle.

Dopo un paio d’ore arriviamo al bivacco con largo anticipo rispetto al gruppetto di coda e questo ci permette di iniziare le operazioni preliminari. Fortunatamente non c’è nessuno: tutto il Combi per noi! Una cosa molto rara a luglio. Fantastico.

Ci laviamo nel laghetto sottostante e ci sembra di rinascere. La sorge

nte che alimenta il bacino naturale ha una temperatura che mi suggerisce la possibilità che il ghiaccio esista anche in forma liquida!

Carbonella, fuoco, griglia, profumo e i suoni ovattati di una natura che si perde tra le sfumature di grigio all’orizzonte.

Arrivano gli altri e iniziamo coi brindisi.

Tutto il resto è una poesia che non va raccontata: va vissuta.

Oltre il tramonto, nella buia notte a 2400 mt di quota, solo il silenzio...

...eh si, magari fosse così la poetica continuazione del racconto! A quanto pare qualcuno dev’essersi mangiato una motosega a cena!!!! Grrr ronf zzzz ratatat grrrr uarghhh ratt gronfff ecc!! Puria!

Ma torniamo al dolce risveglio dopo lunghi secondi di riposo.

Sono le 5:30 e l’alba ci chiama.

Non fa per niente freddo. Usciamo tutti ad ammirare l’infinito.

Non ci sono parole quassù.

Un sorriso...

Il resto è qualcos’altro ma una cosa ve la posso assicurare: per alcuni istanti non ero più in quel luogo, ero ovunque.

Grazie, con tutto il cuore.

Grazie.

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