lunedì 19 marzo 2012

19 marzo 2012

Non amo particolarmente le feste cosiddette "comandate" ma per questa oggi faccio un eccezione.
Poche parole immerse in una notte umida mentre Tu dormi serena contro il seno della tua mamma. Tutt'intorno un mondo caldo e ovattato fatto di cotone e piume d'oca selvatica. Il profumo della pelle e del latte inebria i tuoi sogni fatati colmi di colore e pace.
A me non resta che osservare nel silenzio più sacro questo spettacolo della vita.
Due appendici della mia anima davanti ai miei occhi increduli e umidi. Protezione materna e delicatezza infinita. Purezza!
Mi hai fatto padre e questo ha cambiato tutto. Mi hai donato la vita tanto quanto noi l'abbiamo donata a te. Siamo parti essenziali dello stesso mistero che inizia dove non c'è fine e che non finirà mai con noi.
Non serve andare oltre questi piccoli istanti fatti di tutto perché tutto alla fine porta semplicemente qui.
Ci ameremo perché ci siamo amati e siamo in tre una cosa sola.
Verra un tempo in cui potremo scoprire insieme le cose del cuore e quelle della terra.
Per ora i nostri occhi sanno più di quello che riusciamo a comprendere ed ogni mattino mi porti in luoghi di cui non conoscevo l'esistenza.
Sempre di più, "i'am you and what i see is me".
Oltre l'amore ci sono solo i tuoi sorrisi.
Con l'anima e col cuore.
Il tuo papà.