domenica 27 febbraio 2011

LA TRACCIA BIANCA

Una camminata competitiva con le ciaspole per 1264 persone.
Noi invece abbiamo aperto una nostra "prima" nei boschi sotto il San Giatto. Cose semplici e chiaramente non degne di nota se non per noi che in quella neve fresca e in quella gelata abbiam sudato. Nevischiava e c'era una temperatura ideale se ti muovevi. Se ti fermavi le cose cambiavano e parecchio ma noi non potevamo fermarci!
Poi il premio: un canalino vergine bello in piedi sceso con decisione tra un larice e l'altro. Puro breve godimento sensoriale!
E per proseguire, una volta mollati gli sci e svolti gli impegni istituzionali, il meritato pranzo delle 15:00. Il meritato vino rosso, e la polenta, e le carni, e i formaggi...insomma, un semplice e speciale giorno di puro godimento psico fisico.

lunedì 21 febbraio 2011

THE LIGHT SIDE OF THE MOON

Metti una sera la luna...una luna luna speciale!
Una luna piena.
Mettici un recente innevamento, una temperatura gradevole e le persone giuste accanto.
In tutta semplicità la ricetta per una notte estremamente speciale.
Il silenzio in quota rotto solo dal delicato brusio di una leggera brezza.
Non c'è anima viva stanotte quassù.
La superficie immacolata viene segnata dalle pelli lasciando dietro di noi una traccia inconfondibile.
Poi la vetta e tutto il mondo attorno illuminato da un sole riflesso.
I toni del blu, del bianco e del grigio ci avvolgono sotto la volta stellata.
Qualche minuto lontano dalla civiltà.
Anni luce dentro l'infinito dell'anima.
Essere qui è ora semplicemente tutto.

giovedì 17 febbraio 2011

BENIGNI - MAMELI - SAN REMO

Un uomo che l'Italia può vantarsi di annoverare tra i suoi cittadini contemporanei.
Un momento, l'unico, capace di trasportare lontano da un carrozzone idiota come quello in cui si è trasformato un festival che un tempo poteva dirsi "della canzone italiana".
Roberto Benigni in un'interpretazione unica, dura e profonda.
Poi di nuovo l'oblio.
L'inutile presenza di corpi inutili sopra un palco utile per soli 60 minuti.
Frasi fatte e recitazioni penose.
I vesiti della canalis e quelli della sudamericana.
Il pubblico delle botulinas.
La morte culturale, spirituale, celebrale di un paese che deve tornare a vivere il prorpio rinascimento.
Oggi gli invasori e le neoplasie si chiamano grande fratello, amici, facebook, studioaperto...
SVEGLIAMOCI! L'urlo accorato del comico toscano.
Povera Patria...di lei resta un inno che riporto nella sua totalità.


INNO DI MAMELI

Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Noi siamo da secoli Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica Bandiera,
una speme: Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci,
l'Unione, e l'amore Rivelano ai Popoli Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo: Uniti per Dio Chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Dall'Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte S
iam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
Le spade vendute: Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia, Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco, Ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò

lunedì 14 febbraio 2011

14 FEBBRAIO

Un solo pensiero a chi tristemente in questo giorno
rientra fra le vittime di un sistema commerciale
che vuole trasformare un sentimento in merce di scambio
fra contenitori privi di contenuti.
Un pensiero contro l'inpecorinamento culturale a favore dell'elevazione
ad esseri virtuosi.
Un pensiero a chi vive quotidianamente e nel privato
il rispetto dell'Amore e del complice completamento spirituale
senza ostentazioni o eccessi.
Un pensiero a chi non vive nei social network il mistero
dell'unione sentimentale e "l'insostenibile leggerezza dell'Essere".
Un pensiero a chi sta leggendo queste righe
consapevole di non dover dimostrare niente a nessuno
perchè è già tutto in quello sguardo...

martedì 1 febbraio 2011

ORA

Dicono che è vero che quando si muore poi non ci si vede più
dicono che è vero che ogni grande amore naufraga la sera davanti alla tv
dicono che è vero che ad ogni speranza corrisponde stessa quantità di delusione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione per non farlo più, per non farlo più
ora
dicono che è vero che quando si nasce sta già tutto scritto dentro ad uno schema
dicono che è vero che c'è solo un modo per risolvere un problema
dicono che è vero che ad ogni entusiasmo corrisponde stessa quantità di frustrazione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione per non farlo più, per non farlo più ora non c'è montagna più alta di quella che non scalerò non c'è scommessa più persa di quella che non giocherò
ora
dicono che è vero che ogni sognatore diventerà cinico invecchiando
dicono che è vero che noi siamo fermi è il panorama che si sta muovendo
dicono che è vero che per ogni slancio tornerà una mortificazione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione per non farlo più, per non falro più, ora non c'è montagna più alta di quella che non scalerò non c'è scommessa più persa di quella che non giocherò
ora
ora
ora...