mercoledì 26 febbraio 2014

ECHOES - PINK FLOYD 1971

In alto l'albatro sta immobile sospeso nell'aria
e giù nel profondo dei flutti
in labirinti di caverne coralline
l'eco di un tempo remoto giunge
tremante attraverso le sabbie
ed ogni cosa è verde e sott'acqua

E nessuno ci mostra alla terra
e nessuno sa i dove o i perché
ma qualcosa è all'erta, qualcosa si muove
e comincia a salire verso terra

Stranieri passano in strada
per caso due sguardi diversi si incontrano
ed io sono te e ciò che vedo sono io
e ti prenderò per mano per guidarti nel paese
ed aiutami a capire meglio che posso

E nessuno ci chiama a vedere l'alba
e nessuno ci fa abbassare gli occhi
e nessuno parla, nessuno cerca
nessuno vola intorno al sole

Serena ogni giorno ti mostri
ai miei occhi che si destano
m'inviti guardandomi ad alzarmi
e dal muro attraverso la finestra
arrivano ondeggiando su ali di raggi di sole
un milione di ambasciatori splendenti del mattino

E nessuno mi canta ninne nanne
e nessuno mi fa chiudere gli occhi
così spalanco le finestre
e nuoto fino a te attraverso il cielo

martedì 25 febbraio 2014

CALDO NELL'ANIMA

Nei sogni viaggiamo mano nella mano.
Al nostro risveglio le dita si sfiorano e sento il tuo corpo caldissimo.
Tutto è pervaso da una tenerezza infinita mentre la realtà non è ancora divenuta consapevolezza in te.
Non riesco a toglierti gli occhi di dosso. Quelle palpebre su cui svettano lunghe ciglia fanno fatica ad aprirsi al nuovo giorno.
So che dovrei andare ma tutto ciò che ha senso respira a pochi centimetri da me e tutto il resto si perde nel nulla. La fronte scotta e mi suggerisce che la febbre è ancora li sotto il piumone.
Accarezzo quei riccioli d'oro che ti avvolgono come un'aura celestiale degna della migliore iconografia sacra e ti accompagno in questo limbo fra il sogno e la vita, senza saper bene qual'è l'uno e quale l'altra.
Dalla finestra si scorgono solo i toni del grigio. Un cielo plumbeo si confonde con le vette innevate rendendo tutto onirico, quasi a riflettere il mondo che ti pervade ora tra un sorriso e qualche smorfia buffa.
Qui si ferma tutto. Ogni definizione di spazio-tempo non ha il benché minimo senso fra le note di questo delicato silenzio.
Affannarsi nella salvaguardia di una situazione sociale che abbiamo saputo rendere difficile è faticoso. Giorno dopo giorno ci chiediamo perchè abbiamo costruito un mondo sbagliato dove l'uomo è diventato vittima dell'inutile e continua a distruggere ogni cosa con penosa arroganza.
Il tuo pianeta dovrà essere qualcos'altro e noi faremo di tutto perchè ciò accada.
Respira, respira piano nel tuo presente ovattato. Io sono qui e nulla può accaderti ora.
I nostri cuori ritmano composizioni trasparenti mentre le nostre pupille ora si incrociano in un'altra dimensione che possiamo percepire solo con l'anima.
Torniamo lentamente quaggiù...dinanzi a questa valle in bianco e nero.

Daddy