lunedì 11 agosto 2008

SAN LORENZO TRA LE LABBRA

Un lampo nel buio e un battito asincrono.
Una volta celeste, illuminata da lontani sistemi solari, galassie oltre la nostra comprensione spazio temporale. Vediamo ciò che forse non esiste nemmeno più inconsapevoli della magia che ci avvolge ogni istante.
Il culmine di uno spettacolo astrale datato dagli umani che ne subiscono il fascino.
Una notte che non è solo leggendaria caduta di stelle. Non per me.
Luce nelle tenebre e uno strano calore in ogni molecola del mio corpo.
Un prato lontano da ogni illuminazione artificiale e una vecchia cascina con una scala su cui appoggiarsi per osservare col naso all’insù uno spettacolo unico.
Quiete assoluta.
Il respiro si fa regolare e profondo. Un leggero vento sussurra tra le fronde degli alberi intorno. Sento i polmoni che si dilatano e si comprimono costantemente mentre il muscolo cardiaco diviene sempre più presente col suo pulsare inarrestabile. Un concerto interiore che lentamente si espande a tutto ciò che ci sta intorno e poco a poco non vi è più separazione fisica fra anima e materia. Tutto rivive in quel battito eterno in cui è immerso l’universo.
Se impariamo ad ascoltare sappiamo implodere emozionalmente come una supernova per POI espanderci senza fine.
“Siamo poca cosa di fronte all’infinito ma possiamo molto di fronte a noi stessi”.
Tutto è Amore.

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