mercoledì 9 gennaio 2019

UNA CORSA VERSO IL BUIO

Ritorno qui dopo tanto tempo. Troppo tempo.
Peggio ancora per scrivere note di dolore, prive di luce e lontane da ogni arcobaleno.
É un giorno strano questo. Dopo settimane la neve è tornata a farsi vedere con fare stanco, triste...forse malinconico.
Nel bel mezzo della notte Claudio ha smesso di camminare fra le pareti di quella casa che era diventata col tempo l'unico blando rifugio da qualcosa di estraneo. Qualcosa che si trovava tanto fuori da quelle mura quanto dentro alla sua testa stuprata quotidianamente da un'orda di sostanze chimiche devastanti.
Questa notte Claudio si è seduto e ha iniziato a scrivere quelle che saranno per sempre le sue ultime parole su questa Terra.
Ha voluto andarsene con un saluto amaro in cui pare si scorgesse ancora una fioca luce di ciò che è stato per tutti noi in questi 45 anni.
Il cammino dentro ad una gelida notte senza stelle. Un'ultima corsa verso il buio.
Poi la fine.
Tutto quel caos è diventato improvvisamente silenzio, prima ancora che l'alba potesse accorgersi di qualcosa.
Oggi un amico ha deciso di non soffrire più.
Oggi una bimba di otto anni è rimasta sola.
Sono le due uniche, tragiche conseguenze di un mondo insensibile.
Io mi terrò i nostri compleanni coi sandali, i capodanni in quota, le risate in quel di Antibes, i suoi aforismi unici, la sua ormai lontana spensieratezza e la sua incredibile fragilità.
Sei stato un amico semplice. Sincero. Leale.
Andrea se ne andò tanti anni fa.
Qualcosa ha spinto te ad andartene oggi.
Sarete per sempre un magnifico ricordo.
Saremo sempre la stessa cosa nel Tutto.
Un pensiero.
Un'anima.



Nessun commento: