lunedì 12 novembre 2007

AGENZIA TURISTICA WALSER...


I luoghi dei miei antenati sono oggi luoghi della memoria. Possiamo riviverli in modi diversi. Uno di questi è ripercorrerli come un tempo ovvero a piedi, evitando le "moderne" strade carrabili più adatte a rumorosi fuoristrada e a qualche trattore. Vi sono sentieri poco conosciuti, come quello che vi illustro in questo post, che incarnano ancora l'anima di chi ha permesso persino l'esistenza del sottoscritto. Passo dopo passo la fatica che ti entra è quella che da centinaia di anni accompagna donne, uomini e anziani col gerlo sulle spalle di ritorno dal "paese" a valle. L'antico sentiero walser che dal piccolo borgo di S.Rocco nel comune di Premia (VB) si arrampica con pendenze notevoli fino all'antico alpeggio di Salecchio inferiore (attualmente disabitato), è un gioiello di "viabilità" alpina! Di difficile individuazione dalla statale, è caratterizzato da scalinate ancora in perfetto stato di conservazione, muri di contenimento non ancora stanchi (nonostante i settecento anni di età) di sorreggere i terrazzamenti alle loro spalle, cascatelle rigogliose, piodate consumate dal passaggio di migliaia di scarponi e zoccoli…Un percorso ricco di storia e di dettagli tutti da scoprire. Il giro che consiglio sia a chi vuole fare una passeggiata che finirà per riempire una domenica lontano da caotici centri commerciali, sia ai runners che vogliono allenarsi su un percorso unico e completo, è l'anello Piedilago - Salecchio - Salecchio superiore - Casa Francoli - Alpe Vova - il Passo - Cadarese - Piedilago. Non so quanti chilometri siano ma il dislivello totale in salita è di circa 1100 metri dunque potete farvi un calcolo dei tempi in funzione del vostro allenamento. Vi sono notizie anche sul web (http://www.gulliver.it/2007/index.php?modulo=itinerari&template=dettaglio&id_gita=8089) ma difficilmente troverete qualcuno che compie l'itinerario passando dal sentiero di S.Rocco che inizia proprio alla fine del paese a destra di una grande roccia con una madonna dipinta sopra; questo perché il dislivello è maggiore e attualmente il sentiero in un punto è franato per cui viene sconsigliato (beh, se proprio non siete abituati ad allacciarvi gli scarponcini ogni tanto allora ve lo sconsiglio pure io…). Per chi corre, lo sviluppo in verticale è praticamente continuo sia in salita che in discesa; dopo qualche chilometro di piano si sale decisi (io che non ho un grande allenamento tenevo una media di 18/20 mt/min) per poi arrivare a Salecchio inferiore dove c'è un chilometro circa di piano poi un piccolo dislivello ancora (200 mt ca) fino a Salecchio superiore dove si inizia il falso piano che porta a Casa Francoli e Vova da dove parte la discesa (32 mt/min!!) sulla gippabile. I chilometri finali dal Passo all'arrivo si possono fare sia sulla statale che costeggiando il fiume su sterrato. Io ci ho messo in totale 3 ore e 5 minuti (comprese foto) correndo quasi sempre ad eccezione dei punti più ripidi dove ho adottato una camminata veloce, ma se siete dei fan di Poletti, andate a dormire presto la sera e controllate carboidrati e zuccheri credo possiate metterci molto meno (spero non troppo…sigh!).
Personalmente, in un giorno di sole come quello, non posso certo dire di aver fatto solo una corsa in montagna. Quel giorno sono stato dove non servono parole e dove ciò che sono è al di là dei miei respiri.


Una casa di Salecchio Superiore

Il percorso in salita


Una cappella abbandonata a metà percorso..


La chiesa di Salecchio Inferiore...



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