martedì 13 maggio 2008

MAGGIO 2008 TOUR Part 01

Partenza di buon mattino ma nemmeno troppo.
Sono le 7:30 (o'clock...) quando la chiave infilata e ruotata nel cruscotto del “cincentign”da il via ufficiale a questa breve avventura d'oltralpe.
In un baleno ci troviamo dalla parte opposta del Simplon Pass.
Con le comode autostrade svizzere arriviamo, in poco meno di tre ore, al confine francese.
Lo superiamo e poichè son circa le 10 optiamo per la prima pausa “colazione del muratore”.
Ci fermiamo in un autogrill che esternamente sembra più una base spaziale che un edificio per la ristorazione rapida. Si gode una vista sui verdi campi prealpini davvero inusuale.

Ore di auto trasformate in ore di magia.
Ogni chilometro una nuova scoperta.
Ogni falco appostato sulla staccionata di fianco all'autostrada è simbolo di segnavia e buona sorte. Non manca molta strada ma la pausa pranzo è d'obbligo. Ci fermiamo a Besançon.
Besançon è una cittadina con una storia importante ed inversamente proporzionale alla realtà odierna, fatta di archeologie industriali che ti accolgono ancor prima della stupenda “cittadelle”, la parte veramente storica del complesso urbano. Molliamo il potente mezzo e, grazie ad una mitica guida del touring club, con piantina alla mano percorriamo la via pedonale del centro per finire direttamente in una brasserie all'incrocio tra una parallela del fiume locale ed un ponte che attraversa lo stesso. Tartine grosse come pizze e una bottiglia da 75 cc di birra belga da 9°...Alla fine ci alziamo un po' in aria e sotto un sole primaverile percorriamo il lungo parco che corre lateralmente al fiume.
Risaliamo sul mezzo e partiamo senza riflettere troppo sulla possibilità di trovare o meno indicazioni per la destinazione che ci attende: Auxerre.
Fortunatamente va tutto liscio in quanto i cartellistradali non mancano.
Sole zenitale in tutto l'abitacolo. Negramaro e “Fango”.

Alle 18 arriviamo al nostro primo rifugio del pellegrino “Petit Manoir des Bruyères” dove ad accoglierci con un grembiulone da cuoca è madame Monica che apre con un originale “cou cou...benvenue!!”. La location è da film (mi ricorda “Quel che resta del giorno” con un indimenticabile Hopkins) e ciò che troviamo alla fine del vialetto d'ingresso è addirittura da sogno!
Un maniero signorile del '700 curato in modo maniacale dai proprietari, collezionisti ed amanti delle cose di un altro tempo. Monica ci accompagna subito verso la nostra camera. E che camera! Letto a baldacchino, mobili del '750, soffitto intarsiato e decorato con stucchi e bassorilievi, bagno completamente affrescato e mega vasca matrimoniale inserita tra specchi e marmi. Una pulizia generale che avrebbe soddisfatto anche Mychol Jackson!

Ci sistemiamo e alle 20:00 siamo pronti per l’aperitivo cordialmente (…) servito su un divano settecentesco posizionato davanti ad un camino scoppiettante. Il nettare che beviamo è una specialità del padrone di casa Monsieur Joullie, un signorotto che credevamo di mezz’età ma che ci ha rivelato avere 91 anni!! Ho voluto vedere le prove cartacee per crederci e sono ancora esterrefatto. Comunque il bicchierino dicevo, lo crea lui durante l’inverno ed è una specie di aromatico succo di agrumi decisamente alcolico.
La cena nel salone Luigi XIII è un inno ai piaceri del palato e di ogni altro senso a disposizione. Luci tenui, porcellane Limoges, vino Volnay, fiori freschi in tavola e un’atmosfera del tutto famigliare.
La bottiglia non ci mette molto a finire e dopo i formaggi locali ecco il dolce anche lui rigorosamente fatto in casa…mmm. Alla fine Monsieur Joullie sbuca dall’ingresso e ci propone un distillato sempre fatto con le sue mani ben trent’anni fa!! Che botta!!
Dopo un piacevolissimo scambio culturale addolcito dal sempre fedele dio Bacco, ci dirigiamo verso la scala in noce circondata da quadri e arazzi che mi sembrano magicamente aumentati di numero durante la cena..

Al mattino lo spettacolo continua allo stesso tavolo della cena “addobbato” per il “petits déjeuners”…che di petit non aveva proprio nulla! Anche qui tutto fatto in casa, dalle dieci diverse tipologie di marmellate alle brioches calde, al pane,il burro in forma…insomma tutto. Un sogno frastagliato da raggi solari che come lame lucenti invadevano la sala segnando ogni volume, ogni decoro, ogni pianta ornamentale…il suono degli uccellini accompagnava il tintinnio delle posate d’argento sulle porcellane e tutto era immerso in un'atmosfera suggestiva, irreale, atemporale..

Ahimè, poco dopo le nove il triste “aurevoire”, addolcito solo dalla consapevolezza della prossima tappa: Disneyland Paris, il paese dei balocchi! Lasciamo due righe sul libro degli ospiti e salutiamo Monica (Monsieur Joullie probabilmente si trova ancora nei suoi alloggi…).
Usciamo dalla proprietà e sotto un cielo blu cobalto ci dirigiamo verso nord dove ci aspettano Paperino e tutta la combriccola di Walt…
Continua…

Link
http://www.chateaux-france.com/chaview.php?l=it&num=6543
http://www.besancon.fr/
http://www.ot-auxerre.fr/Tourist-office.html

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