martedì 15 maggio 2007

TRA LA FOLLA

"…allora aspetto la mail. Ciao e buona notte." Proprio in quell'istante, mentre la piccola folla che aveva riempito la piazza si avviava sonnolenta verso casa dopo lo spettacolo, qualcosa svaniva nell'ombra…La sua forma sinuosa avvolta in quel vestito leggero si allontanava con fare elegante, quasi regale, mentre una leggera brezza accompagnava i suoi lunghi capelli d'angelo come la più eterna delle ancelle. Per pochi ma memorabili minuti tutto quello che in realtà era l'effimero senso della serata passò in quarto piano. La band, tutte quelle persone con il loro costante chiacchierio, le luci variopinte provenienti da ogni dove, lo speaker del banco di beneficenza…tutto in un istante svanì e divenne silenzio. Una sola luce, un solo suono, una sola sensazione…un ibrido fra umano e divino, qualcosa di essenziale, qualcosa di vivo in un mare di superficialità. La seguii con lo sguardo incantato mentre si dirigeva verso le bancarelle in chiusura, seguita dalle sue due dame di compagnia; un cerimoniale invisibile per quei poveri sudditi strafogati nella birra, un evento dell'anima fra i castelli dell'infinito…Una corposa risata mi richiamò alla banale realtà di una città ormai fatta solo di cortigiani alterati e comparse postume; sebbene prima, la speranza che qualcosa potesse accadere mi incuriosiva e dava un senso al tutto, ora la consapevolezza che nulla di più interessante di Lei sarebbe mai potuto succedere rendeva inutile proseguire la serata. Salutai i bevitori di birra e i fumatori di marijuana e mi avviai verso l'auto felice del mio piccolo tesoro ben custodito nel telefono cellulare: una serie di lettere intervallate da un segno simile ad una "a" minuscola…un segno stranamente da Lei chiamato correttamente "at" al contrario di quanto avrebbe fatto il 99% delle persone nominandolo "chiocciola"; per molti potrebbe essere solo un dettaglio ma ogni istante di quella conversazione era per me un motivo per essere li, fra le pareti dell'anima…

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