giovedì 10 maggio 2007

UN OGGETTO DI VITA

Accade in maniera subdola, che piano piano si finisce col riporre, un pezzetto per volta, una gran bella fetta di "vita" dentro quelle scatolette sempre più capienti che si chiamano ancora telefoni cellulari, per quanto la funzione primaria sia ormai finita in un angolino piccolissimo. Oggetti sempre più tecnologici e complessi ma sempre meno complicati e dotati di "human interface" del tutto intuitive, per le quali la tendenza è quella di arrivare a rendere superflue le vecchie e care istruzioni d'uso. Foto, suoni, testi, messaggi, e-mail, video…tutto li dentro, in quell'oggetto del quale tanti di noi non riescono a fare più a meno poiché, essendo costantemente alla ricerca di stimoli ed emozioni, riusciamo e trovarle nei ricordi di ciò che ci ha fatto bene o anche male, ma che qualcosa ci ha fatto! Ebbene, un bel giorno succede che quello scrigno dei ricordi non ne vuole sapere più di accendersi. Ci prova con tutte le sue forze ma purtroppo non ce la fa. Panico. Sicuramente il centro assistenza avrà la soluzione al mio caso. Un prodigio della scienza come questo non ti può lasciare senza una spiegazione così, all'improvviso. La notte sarà lunga in attesa che il giorno porti la luce nella camera da letto di un tecnico ancora inconsapevole che dopo aver fatto colazione, essersi lavato i denti, indossato il vestito d'ordinanza grigio con la scritta Nokia sul taschino, ed essere arrivato nel solito, banale ufficio bianco pieno di oggetti stantii, si sarebbe trovato davanti un uomo con un piccolo oggetto in mano ed un espressione malinconico-interrogativa del tipo "so che lei mi può aiutare, perché oggi è il giorno in cui lei può far qualcosa per i ricordi di qualcuno, ricordi persi in parte nella sua memoria ma ancora impressi in quel pezzetto di silicio che non riesce più ad esprimersi…". Il sole è sorto ecc. ma le risposte di quel tecnico sono state tanto scrupolose e dettagliate quanto atoniche e ciniche. Duemilatrecento messaggi e centinaia di altri "effetti" personali svaniti nel nulla…frasi e suoni di persone che rimarranno sempre nella mia vita ma di cui certo amavo conservare i pensieri frutto di certe situazioni e certi istanti. L'ultima cosa che mi è stata chiesta dal cinico ometto è la seguente: "ma non ha fatto un regolare backup dei dati su pc?" …aaarghhhhhh!!!!!

2 commenti:

Camilla Campora ha detto...

Beh! caro basilisco... finalmente il tuo blog!! che dire, interessante! scrivi molto bene, ma questo qualcuno me lo aveva già detto. A proposito, quel qualcuno se la sta sicuramente spassando sulle candide spiaggie messicane, magari quando torna organizziamo una pizzetta che è tanto che nn ti si vede da queste parti. :))) a leggere il tuo post sulla gita in montagna si capisce anche xchè fatichi a lasciare le vette..

Il basilisco ha detto...

Ollalla quanti complimenti...cosi divento rosso ;-) Comunque grazie e ti prometto che quanto prima, appena darà disponibilità "l'abbronzatissima", ci lanceremo nella più promettente pizzovineria brianzola a fare il punto della situazione. In effetti scendo sempre meno io e sale sempre di più il mondo "urbano" a disintossicarsi da monossido e quotidianità...A presto ;)