martedì 8 maggio 2007

UN WEEK-END TRA NUVOLE E CANZONI




"Ore di pura magia avvolti dai canti delle streghe, oh noi invasori del loro habitat naturale!"

Questo sabato termino volutamente alle 17 la settimana lavorativa. Piove ancora. Aspettiamo un amico che viene da lontano con la sua elegante auto da buon imprenditore milanese. Finalmente arriva praticamente puntuale e così passiamo a salutarci per ben benino in un fragoroso bar poco distante, seduti davanti a qualche birra chiara. Nonostante le condizioni meteo la direzione che a breve prenderemo punta diretta verso nord, una baita tra i boschi a 1800 mt s.l.m. Siamo tutti e tre positivamente carichi per il tempo sereno che ci attende. Gli zaini straripano di libagioni che fan pensare più ai rifornimenti per un albergo che alla spesa per una cena e un pranzo per tre persone! Arriviamo fino dove è consentito giungere con l'auto e sotto una pioggia incessante ci incamminiamo a piedi svanendo inghiottiti da un bosco rigogliosissimo. Il sentiero non è assolutamente impegnativo e il dislivello alla portata di un notaio ma l'atmosfera e il paesaggio, assolutamente privo di esseri umani a causa delle "cattive" condizioni del tempo, trasmettono qualcosa che arriva al cuore senza passare prima da nessun'altra parte! Arriviamo finalmente in baita un istante prima dell'imbrunire e in quattro e quattr'otto (ovvio 4+4=8) sistemiamo tutto ed accendiamo A - musica B - caminetto C - stufa D - candele. Situazione, ambiente ed atmosfera degne del più utopico dei film d'Amore ma ovviamente essendo tre maschietti decisamente etero, buttiamo il tutto su qualcosa di più leggero tenendo provvisoriamente ogni nostra intima ambizione ben nascosta in qualche angolo della cassa toracica. La cena vola via bagnata da sei bottigliette di tutto rispetto, dai bianchi delle "Langhe tedesche" meno conosciuti ma con struttura degna di nota, ai rossi piemontesi con qualche annetto di cantina alle spalle, per poi concludere con un classico di Pantelleria finito per far sesso con un tiramisù libidinoso e provocante. Un escalation di piaceri, corroboranti e suoni da favola! Ed infatti nel bel mezzo della notte i nostri eroi che cazzo si mettono in testa di fare? Ma è ovvio! Un bel giretto nel bosco per arrivare al vicino lago dove si narri giochino folletti e streghe di ogni tipo… Per fortuna non piove quasi più ma il cielo ancora completamente coperto non permette alla luna di fare il suo lavoro e quindi...buio pesto! Quello che è stato nelle tenebre di un bosco sulle rive di un lago è semplicemente un sogno che nei nostri cuori avrà il tempo della vita… Quello che è stato del trasferimento fino a quel luogo rimarrà invece per qualche giorno stampato sulla mia chiappa sinistra a causa del volo che ho fatto su un sasso che ha voluto proprio baciarmi il c…… ! Miiii chebbotta!!
Nonostante le poche ore di sonno, la domenica è stata anch'essa un gioco di vita semplice che fortunatamente ci sa coinvolgere ancora, proprio come i cubetti di legno sanno emozionare un neonato che vive della proprio creatività e non di quella imposta da sofisticati congegni elettronici. Una piccola riflessione di quanto a volte, anzi spesso, il tutto sia fatto di niente.

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