lunedì 28 maggio 2007

WAYS REBUS 3


Terza parte del racconto fanta-meneghino…

“Signor Zildeman? Signor Zildeman si svegli… Signor Zildeman!!”
Apro lentamente gli occhi. Non capisco quasi nulla. Scorgo vaghe figure scure su uno sfondo giallo limone. E’ tutto sfocato. Gradualmente i lineamenti iniziano a prendere forma. Sono seduto su qualcosa ma non riesco a muovermi.
“Do…dove mi trovo? Cosa sta succedendo?”
Un uomo in elegante abito scuro mi si pone davanti.
“Egregio signor Zildeman lei si trova in un bel guaio. Un guaio di proporzioni che nemmeno riesce ad immaginare. Ritornerò non appena le sue capacità motorie saranno completamente ripristinate, nel frattempo le consiglio di riflettere attentamente su quello che avrà da dirmi…”.
Sono a dir poco sbalordito. Un formicolio diffuso invade tutto il mio corpo ricordandomi di avere ancora braccia e gambe che lentamente torno a muovere. Cerco istintivamente di alzarmi ma vengo subito immobilizzato da quattro persone sopraggiunte alle mie spalle.
“Cosa volete? Perché mi state trattenendo qui? Non ho fatto nulla…Voglio andarmene…LASCIATEMI ANDARE!!”
Poco dopo ecco nuovamente l’uomo elegante accompagnato da due delle ormai note figure in tuta viola e col volto coperto. L’eleganza tipica degli Ispettori Federali , lo sguardo fiero ed altezzoso e le movenze quasi meccaniche del mio relatore non lasciavano presagire nulla di buono , infatti…
“Egregio signor Zildeman, vengo subito al dunque. Lei è accusato dell’omicidio dell’Amministratore Federale Dott. Telemaco Vero. Abbiamo prove inappellabili, impronte olografiche e rilevamenti biochimici per non parlare poi dell’aggravante di premeditazione del reato a scopo di sovversione governativa rivelata da numerose intercettazioni videofoniche . Come potrà intuire è da un po’ di tempo che la teniamo d’occhio anche se purtroppo questo non ci ha permesso di fermarla prima che commettesse una simile sciocchezza”.
“No. No, no, noo…tutto questo è semplicemente assurdo, insensato. Vi state sbagliando di grosso, io ho avuto esclusivamente rapporti di lavoro documentabili col Dott. Vero, niente di più. Voglio parlare col mio difensore. SUBITO!”
“A lei non serve alcun difensore sig. Zildeman…Portatelo via”.
Mentre i quattro dietro di me cercano di tenermi fermo e di zittire le mie urla, uno degli accompagnatori al fianco del Federale estrae una specie di arma e la punta verso di me. Chiudo gli occhi urlando. Odo uno sibilo ovattato. Poi un altro e un altro e un altro ancora… Apro gli occhi e con incredulità mi trovo davanti uno scenario inaspettato. I quattro alle mie spalle sono per terra presumibilmente morti; l’arma non è più rivolta verso di me ma alla gola dell’uomo elegante mentre l’altra tuta viola è in procinto di legare qualcosa sulla mia testa.
“Segua attentamente le mie istruzioni senza fare domande” attacca il personaggio armato rivolgendosi a me. “Quello che le stiamo montando è un rivelatore di campo a 360° capace di individuare qualunque cosa intorno a lei per un raggio di 200 metri. Se qualcuno prova ad entrare minacciosamente entro questo perimetro il nostro caro Comandante fa una triste fine. Ora il sig. Bta l’ accompagnerà fuori di qui. Io resto a far compagnia al nostro amico elegantone che è ora pregato di dare in eterodiffusione l’ordine tassativo di non toccarvi mentre uscite. Chiaro COMANDANTE?
“Non riuscirete mai a cavarvela”.
“Le do 2 secondi per fare quell’annuncio…
uno…
due…
addio comandante!”

(continua…)

Nessun commento: