martedì 29 maggio 2007

LADYDESIGN

SEGUONO PAROLE NON MIE..
...PIU' CORRETTO SAREBBE DIRE : "DI UN'ENTITA' FONDAMENTALE".
UN'ENTITA' CHE OSSERVA...E OSSERVA...E OSSERVA...
ORA HA SENSO SOTTOLINEARLO.


"Guardo la città lontana, oltre un vetro appannato divita; le lacrime sgorgano spontanee, testimonianza diuna tristezza profonda. Non c’è dolore in me, non c’è neanche rabbia. La tristezza deriva dall’incapacità di comprendere, e dalla percezione di trovarmi di fronte ad una volontà ferrea, che oltrepassa ogni passione. Restano, per sempre, quei momenti di unione, totalmente spirituale, per i quali io ho lottato, sfidando la moralità, i buoni sentimenti, le amicizie, cercando di sconfiggere l’ipocrisia e i farisei . Avrei argomenti, forse convincenti, per tutti, ma sostenerli in un confronto significherebbe alterare il corso delle nostre vite, deviare un fiume dal suo letto naturale. Una simile azione spetta solo a ciò che alcuni chiamano Dio, altri Destino. A noi è dato un altro compito: vivere e cogliere quelle percezioni attraverso cui attuiamo quanto è scritto nelle nostre vite, compresi gli errori delle scelte e nelle scelte.Forse è vero la nostra mente si lascia condizionare dalla realtà che noi viviamo. Ma questa storia è costellata di una serie di eventi che in qualche modo sembrano volerci dire qualcosa. Più volte abbiamo evocato il destino per spiegare gli eventi; ma forse la casualità che noi chiamiamo destino è una causalità di cui noi non conosciamo il motore primo. Ti spiego questo concetto attraverso una metafora. Se non siamo in grado di cogliere il reale significato dell’opera di un artista ne giudicheremo il lavoro sulla base della valutazione della forma. Indipendentemente dalla forma non ne coglieremo la sostanza in quanto non ne comprendiamo la progettualità. Questa nostra incapacità ci lascia valutare la vita sulla base della casualità. Casualità è forma, causalità è sostanza ed al tempo stesso progetto. Un altro paragone: la morte ci appare casuale ma fa parte di un disegno piu’ ampio. Il progetto che è alla base del disegno non è un freddo calcolo ma nasce anche esso dall’emozione e dai sentimenti. Allora perchè ci succede tutto questo? Casualità o causalità? In realtà tutto è causale. Cambia solo la nostra percezione degli eventi. Il tempo come al solito tramuta la casualità in causalità e lo fa con differente velocità e maestria. Ci riesce sempre. Ma non è casuale che certi discorsi emergano in determinati momenti della nostra vita. Forse colmiamo una carenza? Non credo, e se così fosse ci dovremmo preoccupare. Altri non ci dedicano tempo asufficienza? nemmeno. E allora? Credo, ma è una miapersonalissima opinione, che fra me e te esista unlegame, un’affinità che esiste da sempre e che adessosi manifesta in questo modo. E’ maturata in me,forse, la capacità di percepire questo legame e conessa abbiamo capito la necessità di sostenerlo. . Mala percezione, è influenzata dalla nostra sensibilitàe dal nostro stato. e allora? lasciamo scorrere ilfiume del tempo. La foce è ancora lontana e vale lapena di arrivarci insieme."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non è tuo....e non lo dici nemmeno....

Il basilisco ha detto...

Solo una persona sapeva che non era mio...e proprio Lei aspettavo. Dove regna la stampa originale di questo scritto non vi è il mio nome. Il titolo E' l'autrice...e lo sai...