venerdì 1 giugno 2007

WAYS REBUS 4


Quarta parte del racconto fanta-meneghino…
“Ok…ok...va bene non sparare! …A TUTTA LA STAZIONE È IL COMANDANTE CHE PARLA. Codice attivazione comando ZK5ELISA. NON È UN’ESERCITAZIONE. Ripeto, NON È UN’ESERCITAZIONE! Nessuno fermi o provi a fermare l’agente col prigioniero. Ripeto: nessuno provi ad avvicinarsi o ad ostacolare l’uscita dei fuggitivi”.
“Bene, ora correte. Correte!!”
Completamente frastornato mi trovo a correre per lunghi corridoi tondeggianti dalle pareti bianco latte.
Di tanto in tanto incontriamo qualcuno che ci osserva con l’espressione che va dallo stupefatto all’incazzato, come quando l’occasione della tua vita ti passa a pochi metri ma non puoi prenderla. Arriviamo ad un ascensore ed iniziamo a scendere…scendiamo di 114 piani mentre sul monitor del rilevatore posizionato sulla mia testa verifichiamo che nessuno ci stia seguendo.
Usciamo in un sotterraneo per entrare poi, attraverso una botola, in un piccolo tunnel buio ed umido che dopo qualche decina di metri sbuca nei pressi di una fermata della vecchia metropolitana.
Il mio accompagnatore estrae dalla tasca una specie di tessera che inserita in una fessura pressoché invisibile fa aprire una porta che personalmente mai avrei individuato.
Entriamo in una stanzetta verde interamente rivestita di un materiale simile a quello delle celle d’isolamento per i matti che si usavano un tempo; al centro un tavolino con due panche e degli indumenti sopra.
“Questi sono dei vestiti puliti e questa è una crema altamente tecnologica capace di renderti invisibile ai radar intercettori fino a quando ti troverai sotto terra” accenna con voce metallica il sig. Bta.
“Perché mi state aiutando?” rispondo. “Chi siete e cosa sta succedendo?”
“Abbiamo poco tempo e quindi sarò breve…”
L’uomo in viola sfiora un tasto nei pressi del suo collo e lentamente l’olocasco si dissolve scoprendone il volto.
Non credo ai miei occhi.
“Non può essere vero…Non puoi essere tu…Ma cosa…Papà?!?”
Continua...

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