mercoledì 13 giugno 2007

IL PARERE DI SILVANO

Uno dei tanti scritti interessanti di Silvano Agosti.

"Un giovane d’oggi, dai diciotto ai trent’anni, può e forse deve offrirsi una esperienza di massima libertà. Munirsi di un sacco a pelo e adottare il mondo come propria casa. La sua grande protesta nei confronti di una realtà che non lo rispetta, che gli offre un nulla estremo e offensivo, è vivere fuori da qualsiasi correlazione e esigenza economica, portando al minimo le proprie necessità, diciamo circa da 5 a 10 euro al giorno. Dormire ovunque. Offrirsi per qualche lavoretto in cambio di cibo o di pochi spiccioli e inebriarsi di libertà.Vagare nel mondo osservandolo e riflettendo a un eventuale progetto per il proprio futuro. Soprattutto non sottomettersi frettolosamente al ricatto di lavorare da subito otto o nove ore al giorno, incontrare negli spiragli di tempo una ragazzetta, fidanzarsi, sognare di fare un mutuo etc. etc. e rimanere tutta la vita murato vivo in una situazione che non gli procura piacere ma perfino sofferenza.Per almeno dieci anni il giovane deve vivere nel sapore della libertà, adottare come propria famiglia i sei miliardi di persone che popolano il pianeta, incontrare i suoi simili e non, conoscere ogni giorno una zona diversa della realtà, per essere poi invincibile da qualsiasi menzogna gli verrà propinata nei giornali e nei telegiornali. Per poter dire “No signori miei, il mondo non è orrendo come lo descrivete voi nei vostri teleschermi del potere, per terrorizzare la gente e fargli investire i pochi risparmi in porte e serrature, il mondo io l’ho visto è generalmente onesto e solidale, ne ho la prova perché ovunque mi svegliassi col mio sacco a pelo c’era qualcuno con un piatto di cibo che mi offriva uno sguardo di gentilezza e di solidarietà.”Questa esperienza decennale renderà il giovane non soltanto maturo, ma davvero invincibile per ogni forma di sottomissione.Altrimenti finirà col ringraziare i propri aguzzini, quelli che lo sottometteranno a turni estenuanti e spesso inutili di lavoro, a miriadi di bollette, a sogni consumistici di chissà quali conquiste ed emancipazioni economiche.Ho scritto queste poche riflessioni sollecitato da un gran numero di richieste da parte di giovani che mi chiedono. Ma insomma cosa devo fare, non trovo un lavoro, ho un diploma, i miei amici sono anche più disperati di me, quasi tutti fumano o affogano nella birra o nel chiasso delle discoteche la loro crescente inquietudine.Sto trascorrendo nello smarrimento i cosiddetti anni più belli della vita. Alcuni si sono subito sottomessi a orari di lavoro che consentono ben poco al vivere, che viene relegato in minuscoli spazi la sera o il sabato e la domenica.Il coraggio di andare nel mondo e constatare che è assolutamente diverso da come viene descritto e che la maggior parte delle persone che si incontrano sono disponibili a produrre amicizia e solidarietà, rende il giovane sicuro di sé e immune da infiniti inganni. Provate, approfittando dell’estate."

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