martedì 26 giugno 2007

LA CASA SULL'ALBERO


Gentile dolce amica mia, sei stata una sorpresa sai?
Un mondo in poche ore. Oserei dire in pochi istanti! Luoghi dietro un angolo di cui non mi era giunta nemmeno la facciata di appartenenza. Un tuffo in tempi remoti dentro una natura carica di storia. Memoria di prati falciati a mano fra baite e malghe in pietra. Un silenzio diverso solo per l'eco lontano di mezzi a motore e di una civiltà fremente e inconsapevole.
E tutto a pochi minuti dall'ultimo dei mega contenitori in acciaio, rame e calcestruzzo fatti per rallegrare tristi famiglie in quei sabati finalizzati alla ricerca dell'ultimo elettrodomestico.
Parole serene e sincere. Un essere li per un motivo o per l'altro, un po' l'uno e per l'altra, come vecchi comici in visita ad un teatro abbandonato.
Poche ore di grande valore. Un valore che non si paga con le banconote.
Guardando a valle, in quella casa sull'albero, più di ogni mercanzia, il regalo più grande è stato semplicemente un sorriso.

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