mercoledì 6 giugno 2007

CONOSCENDO ALEJANDRO JODOROWSKY


Apro la divertente confezione del Digital Video Disk, si ok…un dvd! Le immagini stampate un po' dappertutto sulla scatoletta di cartone mi fanno già capire che quello che sto per vedere non è un film per tutti: un uomo anziano e barbuto completamente nudo con due teste di tigre sui capezzoli che spruzzano un liquido bianco su di un ragazzo calvo inginocchiato davanti a lui…un'iguana bardata come un guerriero con tanto di lancia…un gesù cristo che ne porta un altro seguito da un gruppo di prostitute una delle quali con uno scimpanzé per mano…un nano senza braccia a dorso nudo con una specie di corona in testa. Insomma, infilo incuriosito il disco nel lettore. "The Holy Mountain" (La montagna sacra), un film scritto, diretto ed interpretato dal cileno Alejandro Jodorowsky. Beh, vi garantisco che in tutti questi anni non avevo mai visto niente di simile. Il più barocco industriale dei film nato nel 1973 e divenuto un cult del genere underground. Mistico del nulla ed agnostico fino al fanatismo. Non è un film che sa restare dentro un televisore o in una sala cinematografica. E' un viaggio allucinante in quattro dimensioni che inizia a film terminato. Un allucinogeno visivo per menti allenate a scontrarsi con la monotonia di una vita bruciata dentro le mura di un ufficetto ammorbidito da un condizionatore d'aria sempre troppo alto o troppo basso. Uno spunto di riflessione come pochi se ne trovano al giorno d'oggi. Bravo Alejandro, curati!

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