giovedì 7 giugno 2007

WAYS REBUS 5


Quinta parte del racconto fanta-meneghino…

“Si figlio mio. Come vedi non mi occupo di medicina. O meglio, non solo di quello. Non ho mai potuto rivelarti la mia vera occupazione e non l’avrei fatto nemmeno ora se tu non fossi stato coinvolto a tua insaputa”.
“Devo ammettere che questa giornata non la posso annoverare tra più noiose della mia vita, perché questa è la mia vita vero? Non è un lifegame, un olofilm o qualche altra diavoleria dei tempi nostri, vero papà?”
“Purtroppo è tutto reale. Faccio ufficialmente parte dei Servizi Segreti di Sicurezza Federale in cui venni reclutato 11 anni fa per le mie doti di chimico; mi trovai a lavorare a progetti di genetica e nanotecnologia ad un livello talmente avanzato da far passare la fantascienza come una cosa antica. Ora non posso dilungarmi troppo, ne va della tua sicurezza. Ti hanno incastrato perché hanno bisogno di te, della tua vita. Questa mattina dovevi incontrarti con un misterioso cliente vero?”
“Si…e tu come lo sai?”
“Il complesso in cui sei finito è la dimora del Presidente Federale Europeo Thiler Pholda, al momento uno dei personaggi più potenti del pianeta. Col mio gruppo di ricerca siamo arrivati alla tanto aspirata “meta finale” definita in codice Eden100HAL. Con una serie di interventi chirurgici avanzati combinati a determinate sostanze di sintesi è possibile preservare in modo totale per un periodo minimo di un centinaio d’anni ogni singola molecola del corpo umano, al riparo da qualsiasi attacco virulento o batteriologico e chiaramente anche dall’invecchiamento…”
Non riuscivo a comprendere bene le parole di mio padre.
“Non so se interpretare il tutto come una cosa meravigliosa o pazzesca ma il punto è: cosa centro io in tutto questo?”
“Credimi, per quanto si possa essere contrariati, la nostra ricerca ha determinato la fine di ogni malattia conosciuta e probabilmente anche di quelle che ancora non conosciamo. Ma come ogni cosa anche questa ha il suo rovescio della medaglia ed è qui che entri in gioco tu. Da parecchi anni esiste una banca dati in cui sono contenuti tutti i campioni di DNA di ognuno di noi. Il limite della nostra scoperta, escludendo i conflitti d’interesse con le grandi case farmaceutiche, sta nel fatto che per eseguire un intervento è necessario l’apporto di un enzima estratto dal corpo di un donatore con DNA compatibile. Purtroppo questo enzima è vitale e se asportato comporta la disgregazione molecolare degli organi interni del donatore con le terribili conseguenze che tu stesso hai potuto osservare nel corpo del Dott. T. Vero. Per ora solo la clonazione umana potrebbe risolvere il problema ma chiaramente creare “umani a perdere” non risulta eticamente possibile perciò i pochi potenti a conoscenza di tutto ciò si stanno muovendo nel più assoluto segreto scrutando nella Banca Dati Globale dei DNA”.
“A questo punto papà immagino che tu mi stia per rivelare che il mio codice genetico è perfettamente compatibile con quello del Presidente Pholda vero?”
“Temo di si. Abbiamo fatto di tutto per prelevarti in tempo. Quello che hai intravisto stamani nella piazza del Duomo era un nostro agente buttato giù dalla sopraelevata perché incaricato di fermarti. Anche l’ingorgo è stato creato per farti deviare ma loro sono stati più abili di noi nel pilotare il tuo trasporter. Il loro piano era quello di farti risultare in prigione a vita per l’omicidio di un Presidente Federale unendo così la morte di un personaggio scomodo e l’ausilio di uno fondamentale. Ormai ti daranno la caccia ovunque poiché sei l’unico umano compatibile per l’operazione”.
Mi sentii la vita finita.





Continua...

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